redazione@tgplus.it
TG+

Tg Plus 28 giugno ed. mattino

960Views
Condividi sui social

Veneto Banca. Buco da 538 milioni.

Economia. Ieri, mercoledì 27 giugno, il Tribunale fallimentare di Treviso ha dichiarato l’insolvenza di Veneto Banca, la cui passività è stata calcolata in 538,6 mln/€.   “La principale conseguenza della decisione assunta oggi dal Tribunale di Treviso -afferma Matteo Moschini del Movimento Difesa del Cittadino- è quella per cui si aprirà ora un procedimento per bancarotta ai danni degli amministratori dell’istituto. Per i risparmiatori traditi è senz’altro una notizia positiva”.

Conte in via Bindoni. “Rom e Sinti vanno separati”.

Politica.  Il sindaco Mario Conte ieri pomeriggio è andato in sopralluogo in via Bindoni, accompagnato dagli agenti della polizia municipale a seguito dei fatti di martedì sera. Appena i sinti hanno messo piede in via Bindoni, da anni una delle zone in cui si concentrano i rom,  sono state subito scintille tra le due etnie. Martedì sera, infatti, a litigare sono stati un uomo e una donna, genitori di due ragazzini, uno dei quali avrebbe detto al padre di essere stato insultato da un adulto dell’altra etnia.  Motivo per cui il primo cittadino di Treviso ha deciso di intervenire: i sinti dovrebbero essere trasferiti a breve altrove, per calmare gli animi; ma ci sarà anche una verifica dei rom che vivono in via Bindoni.

Comuni ricicloni. Treviso prima in Italia.

Green. Si sono svolte a Roma le premiazioni e anche quest’anno i Comuni serviti da Contarina vengono riconosciuti i migliori nella gestione dei rifiuti.Treviso è il primo capoluogo d’Italia, confermando ancora una volta gli ottimi risultati ottenuti nella raccolta differenziata che si attesta all’84,5%.Anche Trevignano e Vedelago tra i primi Comuni del Veneto.Un successo che dimostra l’efficacia del modello di gestione dei rifiuti applicato da Contarina nel territorio.

Fondazione Cassamarca. Una scure si abbatte su teatri e università.

Cronaca.  Fondazione Cassamarca tornerà in attivo nel 2020. Questo è quanto stabilisce il piano triennale 2018-2020 che oggi finisce sul tavolo del consiglio di indirizzo riunito in seduta congiunta per l’approvazione del documento finanziario da inviare a Roma, al ministero delle Finanze, per la ratifica ultima.  E non è un piano triennale qualsiasi, specie per i teatri e per gli atenei; infatti dal 2019 le erogazioni per i teatri, se non spariranno, caleranno vistosamente. E c’è chi dice stop ai fondi. E ancora, scure significativa anche sulle uscite per l’università. Se ne saprà certo di più oggi, quando il documento sarà approvato dai due consigli, entrambi presieduti da Dino De Poli.

 


Condividi sui social