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Treviso Città delle Donne nella “Storyliving Experience”

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Intervista esclusiva a Sylvie Scala, consulente e formatrice Turismo e Web Marketing

“Treviso città delle acque, città delle donne”: in città si narra una nuova storia in rosa. Anzi la si vive. E’ il progetto “Storyliving Experience – storie da vivere insieme”, dove il turismo si rinnova con strategie mai viste prima: le ospiti, per un giorno, si dimenticano di essere turiste e si calano sul palcoscenico del territorio diventando parte integrante del tessuto sociale. L’8 marzo, in occasione della festa della donna, Treviso ha visto come protagoniste un gruppo di donne americane che, calandosi in un sottile gioco di ruolo, hanno potuto incontrare delle donne “speciali” che vivono nel centro storico e quindi conoscere Treviso grazie e attraverso i loro racconti.

La parola d’ordine per i prossimi anni? “Live like a local” (vivi come un locale)! Per fare turismo ci vuole resilienza. Non arrendersi mai e guardare avanti.

E’ questo il motto di Sylvie Scala, consulente di digital marketing e collaboratrice di Artès Incoming Tour Operator, pionieri in Italia del turismo esperienziale professionale, la quale ha progettato questa esperienza nel 2019 ma che finalmente, dopo la parentesi di questi due anni di restrizioni, ha visto ripartire l’attività con 10 donne americane che risiedono nella provincia e nelle regioni limitrofe.

L’esperienza turistica è stata creata coinvolgendo l’amica e produttrice cinematografica Cristina Magoga di Offi-Cine Veneto. Il gioco di ruolo detto appunto “story-living” ha come scopo finale quello di aggiudicarsi il titolo di “sceneggiatrici”. Le ospiti dovranno aiutare Cristina a creare la sceneggiatura del film “Trevisi”: dopo il successo del cortometraggio uscito lo scorso autunno, Cristina assieme al suo socio regista e attore Stefano Pesce, ha già messo in cantiere la versione integrale del film.

Le turiste come hanno dovuto organizzare la sceneggiatura? Prima di tutto ispirandosi agli incontri che sono stati organizzati per loro selezionando dei soggetti che nel territorio hanno un legame particolare con la “città delle acque”: da sempre l’acqua è un simbolo antico, che si ritrova in diverse culture e religioni, legato alla donna, alla femminilità, alla fertilità e all’empatia. Sulla base di questo elemento naturale si snoda la trama del film “Trevisi”, ma nell’esperienza turistica entra in gioco anche la passione che accomuna tutte le protagoniste di questa attività: la condivisione al femminile.

Hanno conosciuto lungo il percorso Alessandra Anastasio di Idea Danza, Annarosa Mancinelli e Lorenza Poletti, rispettivamente insegnante di danza, artigiana creatrice di gioielli e scrittrice. Ognuna di loro – con una storia personale unica, magica e speciale da raccontare – attraverso il proprio racconto empatico, parlando del proprio genio imprenditoriale, delle gioie e delle difficoltà che incontra ogni giorno vivendo la città, del proprio legame simbolico con il fiume, è riuscita a narrare la città attraverso la propria esperienza e i propri occhi, creando empatia, entusiasmo, magia, voglia di tornare.

Il mondo del turismo è in forte mutamento e la nuova frontiera del turismo è quella “esperienziale”. “Essere prima di avere”. Vi è un salto di paradigma, si sta passando velocemente da un turismo di massa del “prendere e mettere nel carrello” prodotti e servizi, ad un turismo lento, fatto di scambio, relazioni, reciprocità, profondità e rapporti amicali. Da “cosa mi offri” a “come mi fai sentire”. Costruendo attività basate su questi principi è più facile creare legami profondi e indissolubili che tradotto in termini commerciali possiamo definire “passaparola e fidelizzazione”.

 

 


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