redazione@tgplus.it
TG+

1500 sfollati per l’alluvione – Tg Plus

1.13KViews
Condividi sui social

Notizie 31 ottobre – Tg Plus edizione mattina

Cronaca. 1500 sfollati per l’alluvione

L’emergenza maltempo continua a tenere banco nella Marca, con il Piave che ieri per pochi centimetri non ha superato il suo argine a Ponte di Piave. Non si è verificata un’esondazione, ma i danni sono comunque ingenti: 50 abitazioni sommerse a Ponte di Piave, una zona industriale allagata Segusino, 1500 sfollati e milioni di euro di danni a privati, coltivazioni e imprese, con blackout continui nella fascia pedemontana.

Meteo. Vento sradica un casello

In Val Lapisina il vento ha prodotto raffiche così forti da scoperchiare il casello autostradale di Fadalto che è rimasto chiuso per oltre un giorno. «Un disastro», ha commentato Bruno Fasan, consigliere comunale e attivista di Val Lapisina Iniziative, che ha in gestione il Parco Laghi blu, «c’era un vento mai visto e sentito a memoria d’uomo da queste parti. Saranno caduti oltre 200 quintali di legna. Dalle 18.30 alle 21 il vento ha pure abbattuto le recinzioni, spaccato le protezioni, le strutture si sono salvate per fortuna» – ha affermato il consigliere.

Meteo. Imprenditori: “Riaprite il vecchio ponte”

Cresce la polemica attorno alla frattura del bypass sul Piave, una struttura costata 1,3 milioni di euro. “A causa delle condizioni meteo, al momento non è possibile accertare con precisione lo stato dell’infrastruttura” ha comunicato l’Anas, “una volta rientrato il livello del fiume sarà possibile valutare gli eventuali danni e i conseguenti tempi di ripristino”. Intanto il comitato Imprenditori Veneti Piave 2000 chiede la riapertura del vecchio ponte, quello in restauro, mentre i sindaci e il Pd chiedono alla Regione di liberalizzare l’A27 nel tratto fra Conegliano e Treviso Sud.

Maltempo. Zaia: “Veneto in ginocchio ma retto l’assalto”

“L’esperienza ci è servita, nel 2010 gli sfondamenti arginali furono 32, con esiti devastanti; stavolta tutti gli argini hanno retto grazie ai lavori di consolidamento eseguiti: abbiamo speso 411 milioni senza tagliare nastri ma queste opere hanno salvato vite umane” – ha affermato il presidente regionale Luca Zaia. “Mai avrei pensato che, dopo aver inviato soccorsi in ogni parte d’Italia colpita da calamità, avremmo dovuto chiedere aiuto ad altre regioni” – ha concluso Zaia.

 

 


Condividi sui social