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CONSIGLI DI LETTURA: Foglie d’erba-TG Plus SALUTE

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Ultimo appuntamento con la rubrica letteraria “Consigli di lettura”: oggi parliamo di poesia. Il dott. Ugo D’Aloja ci porta alla scoperta della raccolta Foglie d’erba di Walt Whitman.

Attraverso i versi del poeta affrontiamo varie tematiche, tra cui la molteplicità di stati d’animo che ognuno di noi ha dentro di sé.

Do I contradict myself? Very well, then I contradict myself, I am large, I contain multitudes. (Trad. Forse che mi contraddico? Benissimo, allora vuol dire che mi contraddico, sono vasto, contengo moltitudini).

Nel 1855 il grande poeta dell’anima americana, dava alla luce le prime Foglie d’erba, ovvero le prime poesie che comporranno la raccolta di una vita. I testi furono immediatamente amati dal grande Ralph Waldo Emerson, che li definì “l’esempio più straordinario di intelligenza e di saggezza che l’America abbia sin qui offerto”. Il grande edificio delle Foglie d’erba crescerà, una zolla dopo l’altra, una poesia dopo l’altra, un’edizione dopo l’altra, per tutta la vita di Whitman.

Solo sul letto di morte il poeta mise la parola “fine” a questa raccolta, ricca come una vita umana e sconfinata come la natura che tanto amava. La prima edizione resta tuttavia la testimonianza più viva della novità della poesia di Whitman, di quella superiore indifferenza alle rigidità della metrica classica, di quello slancio che lo renderanno unico e ne garantiranno l’immortalità artistica.

Ne parliamo con il dott. Ugo D’Aloja, Medico Chirurgo Specialista in Ortodonzia. Nonché titolare dello Studio Specialistico di Ortodonzia dott. D’Aloja.

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