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De Poli lascia la presidenza di Fondazione Cassamarca – TG Plus

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Notizie 4 dicembre – edizione mattina

Cronaca. De Poli lascia Fondazione Cassamarca

Cambio al vertice in Fondazione Cassamarca. Dopo 26 anni di presidenza ininterrotta, Dino De Poli ad 89 anni lascia la guida della Fondazione. L’ultimo consiglio di indirizzo del suo sesto mandato è fissato per oggi alle 9.30 per riunirsi e scegliere i successori. Fino all’elezione del successore, da domani il presidente vicario sarà Gianpaolo Gobbo.

Cronaca. Zanata colpito da infarto

È stata un’ischemia miocardica a provocare la morte di Lorenzo Zanata, 71 anni, il 19 novembre scorso nel reparto di Urologia dell’ospedale Ca’ Foncello. Questo sarebbe uno dei primi risultati dell’autopsia eseguita dall’anatomopatologo Antonello Cirnelli. Per stabilire se ci sia anche una colpa medica per quel decesso si dovrà però attendere ulteriori analisi. Il giorno prima del decesso Zanata aveva lamentato dolori al petto e, temendo un infarto, era stato contattato il reparto di Cardiologia che aveva deciso di fissargli una visita per il giorno successivo.

Attualità. “Servono risorse per gli autistici, non cerimonie”

Ieri era la Giornata mondiale della disabilità. Fabio Brotto, padre di un ragazzo autistico, ha scritto su Facebook: “Io credo che le celebrazioni annuali non sensibilizzino nessuno, cioè non rendano sensibile a qualcosa nessuno che prima della giornata non lo fosse già. Per questo, vi posso partecipare solo criticamente.” In proposito l’uomo lamenta una grave mancanza di strutture specializzate: “Con una delibera la giunta aveva stabilito, già mesi fa, che in Veneto dovessero esserci due strutture dedicate all’autismo: una a Verona e l’altra a Treviso che dovrebbe invece essere un centro di riferimento per adulti e adolescenti. Noi però al momento non ne sappiamo nulla.” – ha scritto l’uomo.

Politica. Appello di Conte per la casa antiviolenza

“Non ci dobbiamo fermare ai costi, perché davanti a tutto dobbiamo mettere il bisogno delle donne vittime di violenza di essere protette all’interno di una struttura adeguata. Se come sindaci agiremo insieme non ci saranno difficoltà nell’affrontare la spesa che serve.” Così si è espresso Mario Conte, sindaco di Treviso, per invitare i sindaci dei territori dell’Usl 2 a far sì che la casa rifugio per donne vittime di violenza di Treviso rimanga aperta. Si avvicina infatti la scadenza del termine del contributo per mantenere aperta la casa rifugio. Al primo anno la somma necessaria era stata pari a 80 mila euro.


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