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Fondo Bortolan, un immenso patrimonio – TG Plus CULTURA

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Il Fondo Bortolan, un patrimonio immenso di quadri in proprietà di Fondazione Cassamarca. Un patrimonio sconosciuto ai più che vale la pena di conoscere. Come ci spiega il curatore del Fondo Bortolan,  Aldo Solimbergo

E infatti nelle scorse settimane si è tenuta a Treviso, presso la Casa dei Carraresi, la mostra “Montagna, immagini di echi lontani”; una sorta di “opera d’arte doppia” in quanto tre brani letterari ( di Rigoni Stern, Buzzati e Zanzotto) hanno guidato la selezione di 42 opere d’arte, aventi per tema la montagna, compiuta nell’ambito del Fondo Bortolan, un “deposito culturale” di oltre 3.200 opere d’arte di proprietà di Fondazione Cassamarca.

L’iniziativa di dare vita alla mostra nasce dalla collaborazione che avviene, da due anni, tra Lions Club Treviso
Sile, Liceo Artistico Statale di Treviso e la Fondazione suddetta. Dopo l’apertura dell’8 giugno ( alla quale erano
presenti il prof. avv. Luigi Garofalo, Presidente Fondazione Cassamarca, la prof.ssa Sandra Messina, Dirigente
scolastico del Liceo Artistico e lo scrivente, Presidente entrante del Lions club Treviso Sile e altre autorità civili
e militari) la professoressa Gabriella Bedin e i quasi sessanta studenti, artefici della mostra, hanno richiamato
l’attenzione del vasto pubblico con la lettura dei tre brani letterari e con la presentazione delle opere esposte
aventi particolare rilievo artistico.
Nel corso delle due settimane di durata della mostra i vari visitatori (il cui accesso è avvenuto a titolo
completamente gratuito) hanno potuto apporre la loro firma ed esprimere i loro commenti riempiendo ben
35 pagine del “giornale di bordo”. Apprezzamenti molto positivi sono stati rivolti all’iniziativa (che nasce da
una idea Lions come “service” rivolto alla crescita culturale degli studenti), ai quattro professori del Liceo
artistico e ai quasi 60 studenti che, in ben sei mesi di lavoro, hanno redatto biografie di artisti e commenti
delle opere esposte; molti apprezzamenti ha poi registrato l’allestimento della mostra curato dalla prof.ssa
Elisa Ghedin; anche il catalogo della mostra è stato frutto della collaborazione tra studenti e docenti del Liceo.
L’interazione tra il pubblico e l’opera d’arte ha generato una gamma di valutazioni positive riconducibili alle
seguenti espressioni che si riprendono dal “diario di bordo”: “grazie per averci regalato questo tesoro”;
“rasserena la visione di tanta bellezza”; “semplicemente fantastici e bellissimi”; “ non amo la montagna ma
queste opere mi fanno pensare”; “portate avanti l’arte che apre l’anima”; “state solidi nei vostri sogni e nella
vostra arte, proprio come le montagne”; “arte, natura, conoscenza e sensibilità sono la guida verso il vero
progresso”; “l’arte è davvero lo specchio dell’anima”; “Guglielmo Ciardi mi ha conquistato”. Concludo
riportando il pensiero del sindaco Mario Conte “grazie di cuore per avermi fatto vivere le emozioni della
montagna proprio qui, nella nostra amata Treviso”.
Nel bilancio non posso dimenticare i molti amici lions che si sono alternati in queste due settimane nella
gestione della mostra. L’appuntamento finale è per il mese di settembre quando Lions Club Treviso Sile
assegnerà tre premi agli studenti più meritevoli tra quelli che si sono impegnati nella organizzazione e nella
gestione delle fasi che hanno portato alla realizzazione della mostra.
Domenica 22 giugno c.a. alle ore 20.00 chiudendo la mostra ho gettato un ultimo sguardo alla foto di
Monsignor Gino Bortolan nella quale appare sorridente. Avendolo conosciuto e frequentato, a Venezia, negli
ultimi quindici anni della sua vita posso dire che la “montagna” era stato un terreno sul quale si era affinata la
nostra conoscenza reciproca.
“Don Gino” (che è mancato nel 2010 all’età di 91 anni) conosceva, perché li aveva frequentati, sentieri, rifugi e
cime. Quando parlavamo di montagna succedeva quello che capita tra gli escursionisti che si incontrano nel
sentiero: senti che con l’altro ti accomuna la fatica, il desiderio di raggiungere la meta, lo sguardo verso
l’orizzonte, gli spazi, la partecipazione ai suoni della natura e alla bellezza del creato nella sua espressione più
alta.
Non va dimenticato che è alla generosità di Monsignor Gino Bortolan che si deve la presenza del fondo presso
la Fondazione Cassamarca. Tra le 3.200 opere d’arte presenti nel fondo le tematiche sulle quali puntare per un
prossimo “service” non mancano e la formula di collaborazione sperimentata in questi due anni tra
Fondazione Cassamarca, Liceo Artistico statale di Treviso e Lions club Treviso Sile può dirsi collaudata con
soddisfazione di tutti.


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