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San Dona’, minacce e imprecazioni durante videoconferenza: il Comune si dissocia – TG Plus NEWS Venezia

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CRONACA. San Dona’, minacce e imprecazioni durante videoconferenza: il Comune si dissocia

Amarezza e rammarico sono i sentimenti che hanno governato la serata di ieri, quando a causa di un “attacco” di sconosciuti incivili, è stato terminato anzitempo il video incontro pubblico con il quale l’amministrazione aveva il desiderio di presentare ai cittadini l’importante progetto “Porta Nuova” e i relativi cantieri. Il fenomeno, purtroppo, è sempre più diffuso, tanto da essere etichettato dagli addetti ai lavori come “Zoom Bombing”, dalla piattaforma di videoconferenze che per prima ha sofferto di questi attacchi. Come in questo periodo è già accaduto anche ad altri enti o associazioni, sconosciuti, accedendo alla sessione di videoconferenza, hanno diffuso nella live streaming contenuti audio e video incresciosi, dai quali l’amministrazione prende fermamente le distanze. Posto termine tempestivamente all’incontro, è stato dato riscontro dell’accaduto sulla pagina Facebook del comune, per informare i numerosi cittadini che, invece, si erano collegati con interesse e spirito propositivo. Per loro e per quanti ancora avranno interesse a confrontarsi sugli importanti aspetti del progetto, che punta a riqualificare e a innovare una parte strategica per il futuro della città, verrà riproposto nei prossimi giorni un nuovo incontro.

CRONACA. COVID, 108 nuovi casi nel veneziano

Emergenza Coronavirus. Il bollettino di Azienda Zero di oggi,  giovedì 1° aprile, dato riferito alle 8, registra rispetto alle 17 di ieri,  936 nuovi casi di contagio in Veneto,  dei quali 108 in provincia di Venezia. In Regione il numero degli attualmente positivi ha toccato quota  38.618  dei quali  6.503 nel veneziano. Complessivamente, dall’inizio della pandemia sono stati registrati 384.471 contagi nel territorio regionale, 62.912 nella provincia veneziana. Situazione ricoveri:  sono attualmente  1.677 i pazienti positivi al covid in cura negli ospedali veneti, nelle aree non critiche,  281 nelle terapie intensive.

CRONACA. Mira, passeggiava con l’eroina in tasca, arrestato dai carabinieri

Nella serata di ieri, i Carabinieri di Mira hanno tratto in arresto un individuo classe 1987 tunisino residente a Mira per detenzione ai fini di spaccio di stupefacenti. Ad aggravare e rendere particolare la vicenda è il fatto che lo straniero è stato trovato in possesso di più di un ettogrammo di eroina confezionata in macro dosi, indice del fatto che l’uomo, di fatto senza fissa dimora ma con legami nel trevigiano, possa avere un ruolo centrale nell’approvvigionamento e spaccio di stupefacente sulla direttrice “Riviera del Brenta”, con facili collegamenti tra la piazza padovana, Mestre e quindi la Marca. I fatti si sono svolti nel tardo pomeriggio/serata; i militari della Tenenza di Mira, che hanno seguito le mosse del soggetto che sembrava tenere le fila di una piccola rete di spaccio, e lo hanno individuato ieri mentre percorreva a piedi Via Colombara in maniera frettolosa. Il tunisino, al termine delle operazioni, è stato pertanto dichiarato in stato di arresto per detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti, e tradotto in carcere, su disposizione del Magistrato. La sostanza stupefacente è stata sequestrata e, nei prossimi giorni, le analisi che verranno effettuate in laboratorio, rileveranno la tipologia e pericolosità del tipo di eroina trovata allo spacciatore.

CRONACA. Rifiuti abbandonati, multe da centinaia di euro a Martellago e Spinea

A Martellago, in via Dosa, gli ispettori ambientali di Veritas hanno elevato un verbale di 333 euro a un 28enne di Chirignago, quindi residente fuori Comune. L’uomo aveva scaricato, accanto a un’isola ecologica, una serie di tetti ondulati di plastica, un termoconvettore elettrico e alcuni sacchi contenenti materiali di vario tipo. Mercoledì 31 marzo, gli ispettori ambientali di Veritas hanno rinvenuto un cumulo di rifiuti abbandonati nei pressi di un’isola ecologica in via Luneo, a Spinea. Dopo una breve indagine, è stato elevato un verbale da 167 euro – ai quali saranno aggiunti i costi di pulizia, ripristino ambientale, trasporto e smaltimento del materiale – al titolare di un’officina del luogo. Tra i rifiuti, oltre a varie parti meccaniche e diversi contenitori di olio per veicoli, è stato trovato anche il paraurti di un’auto.
Gli ispettori ambientali, incaricati di far rispettare le norme in materia di rifiuti, sono in servizio giorno e notte (festivi compresi) e in questi ultimi tempi hanno intensificato i controlli, anche con l’uso di alcune telecamere.
Le sanzioni partono da 167 euro e, come in questo caso, in aggiunta può essere previsto l’addebito dei costi di ripristino ambientale, pulizia, trasporto e smaltimento di quanto raccolto.

 

 


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