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SPECIALE CUCINA – Carnaroli Superfino, il re dei risotti italiani – TG Plus FOOD & BEVERAGE

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La pregiata produzione delle risaie mantovane

Tra le innumerevoli tipologie di riso, il Carnaroli è il Re dei risotti grazie ai suoi chicchi grandi, affusolati e lunghi che tengono molto bene la cottura. Non a caso, questo è il riso che viene utilizzato in alcuni piatti della tradizione lombarda, come quello allo zafferano, dato che i chicchi del Carnaroli restano separati e assorbono bene liquidi e condimenti. In cottura arrivano a aumentare tre volte il volume che hanno a crudo.

Il riso Carnaroli ha un’origine recente, nasce nel 1945 dall’incrocio tra le varietà Vialone e Lencino. La sua coltivazione si è diffusa in gran parte del nord Italia, in particolare nelle risaie mantovane, anche se la sua presenza è limitata rispetto alla varietà tipica della zona, il Vialone Nano.

L’eccellenza del Carnaroli, come del Vialone Nano, è fortemente legata alla bellezza del territorio in cui viene coltivato. Le risaie alimentate da fiumi e da canali, da maggio a settembre, sono gli  specchi d`acqua in cui si riflette il paesaggio di quella parte del territorio della provincia di Mantova che scorre tra la sinistra del fiume Mincio ed il confine con il Veneto, per entrare nella Pianura Padana verso il Po, percorrendo la Strada del Riso.


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