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Contratti utenze, anziana raggirata – TG Plus NEWS 7 febbraio ed. pomeriggio

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Notizie 7 febbraio – ed. pomeriggio

 

Cronaca. Contratti utenze, anziana raggirata.

Costretta a firmare un contratto di fornitura di energia elettrica col nome del marito defunto. E’ una vicenda quasi incredibile quella maturata a Castelfranco Veneto dove una anziana residente è stata persuasa a sottoscrivere, con firma artefatta, l’accordo da un venditore con la motivazione della vecchia utenza intitolata al coniuge morto da tempo. Ad accorgersi della truffa è stata la figlia della donna che, dopo aver inutilmente chiesto al venditore di stracciare il contratto, ha ottenuto una impegnativa dalla compagnia energetica alla rinuncia a dar corso all’accordo procacciato dal loro agente di zona.

Economia. La Nostra Famiglia, rabbia dei sindacati.

“Forte coi deboli e debole coi forti”: così Ivan Bernini, segretario generale FP CGIL Treviso, definisce le politiche interne dell’associazione di supporto ai giovani disabili dopo le recenti polemiche relative ai rinnovi contrattuali al ribasso imposti ai lavoratori. Le maestranze riunite in assemblea hanno chiesto a gran voce la proclamazione dello stato di agitazione mentre i sindacati vogliono incontrare la Regione per chiarire il quadro della situazione finanziaria dell’ente.

Salute. Operato bimbo affetto da gigantismo.

Eccezionale intervento chirurgico al Ca’ Foncello: una equipe composta da tre professionisti è intervenuta con una endoscopia nasale rimuovendo un tumore ipofisario che aveva causato nel paziente, un bambino di nove anni, un caso di gigantismo. Il piccolo, seguito in precedenza dai pediatri di Vicenza, è stato dimesso a quattro giorni dall’intervento, perfettamente riuscito, che gli garantirà uno sviluppo sano al riparo da problematiche metaboliche, scheletriche e cardiocircolatorie.

Attualità. Psicosi coronavirus, crisi del sushi.

L’allarme per la malattia sta generando una vera psicosi anche a livello sociale. Una delle conseguenze della paura del contagio è la perdita di clienti da parte dei ristoranti cinesi e dei locali sushi. A Pieve di Soligo però gli amanti del pesce crudo hanno deciso di lanciare una sfida anche culturale lanciando un appello sui social per vincere il sospetto e tornare a mangiare sushi in segno di solidarietà e di fiducia.


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