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Corso Medicina a Treviso, Conte striglia il Miur – TG Plus NEWS

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Notizie 17 giugno – edizione pomeriggio TREVISO

 

Università. Corso Medicina a Treviso, Conte striglia il Miur

«Non capiamo l’atteggiamento del Governo che sta negando al Veneto, a Treviso e a centinaia di aspiranti medici la possibilità di formarsi nella Marca». Così il sindaco di Treviso Mario Conte dopo la presa di posizione del Governo contro la legge regionale che istituisce il corso di Laurea in Medicina e Chirurgia, confermata all’esito dell’incontro di ieri fra Regione Veneto e rappresentanti del Ministero delle Finanze e Miur. «Siamo a fianco della Regione e del Presidente Zaia in questa partita: l’Università rappresenta una grande possibilità di sviluppo per Treviso nella sua nuova dimensione universitaria oltre che la sede perfetta per un polo accademico e di ricerca di eccellenza quale sarà la nuova Cittadella della Salute» ha specificato il primo cittadino.

Attualità. 200K € per i nuovi incentivi caldaie

Sono stati rinnovati dalla Giunta comunale gli ecoincentivi per la sostituzione degli impianti termici. L’investimento del Comune di Treviso è aumentato sensibilmente rispetto al 2019, passando da 185 a 200 mila euro per il 2020 con un impegno analogo per il 2021. Il provvedimento è finalizzato a promuovere l’efficientamento del parco caldaie, principali responsabili dell’inquinamento e della concentrazione di PM10 nell’aria.  In particolare, si è voluto agire aumentando i contributi per gli impianti più grandi mirando a quelli condominiali.

Attualità. Maturità 2020, via ai colloqui d’esame

Oggi primi esami di maturità 2020 per 7500 studenti trevigiani. L’emergenza sanitaria ha imposto una piccola rivoluzione per quanto riguarda la modalità di svolgimento, cancellando le prove scritte: i maturandi devono sostenere un colloquio di circa un’ora con la commissione partendo da una tesina elaborata in precedenza su indicazione dei docenti, per poi passare all’analisi di un testo di letteratura ed alla disamina del percorso scolastico. Incluse anche domande inerenti la Costituzione e le norme di educazione civica.

Attualità. “Una scuola dell’infanzia su tre rischia di non aprire”

L’assessore regionale all’istruzione Elena Donazzan ha incontrato il presidente Stefano Cecchin e i rappresentanti regionali della Fism, la Federazione delle scuole paritarie dell’Infanzia, fortemente preoccupati per la copertura dei periodi di sospensione dell’attività per i propri dipendenti, in quanto le settimane previste dai decreti governativi e i diversi ammortizzatori coinvolti (cassa in deroga e Fis, cioè il fondo di integrazione salariale) non coprono del tutto i periodi interessati per il personale delle scuole paritarie. Secondo la Donazzan, esiste il rischio concreto che una scuola dell’infanzia su tre possa non riaprire mai. Dichiarazioni su Notizieplus.it

 

 

 


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