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Il palio dei record – TG Plus CULTURA

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Il Palio dei Record. Il Palio di Montebelluna e la sua storia raccontata dal presidente Nicola Palumbo partendo dal simbolo.

Quadro simbolico realizzato con tecnica grafica mista: china, acrilico, sanguigna e terre, in monocromia seppia cha sa di vissuto, di antico.
La ruota, dopo il fuoco, è tra le più importanti scoperte dell’uomo. Gli permette di spostare gli oggetti con meno fatica e più velocemente o creare macchine complicatissime. Ma la ruota non è solo l’inizio dell’evoluzione tecnologica dell’umanità, la ruota proprio per la sua forma è anche simbolo: la ruota gira come gira il mondo, la fortuna; ha rappresentato la luna (quando la ruota alle origini era piena) e il sole (nella sua evoluzione a raggiera); ecco quindi che assume il significato della creazione, del divenire, del viaggio ciclico dei pianeti e della natura, lo stesso che accompagna il viaggio dell’uomo verso mete sempre più ambite, verso traguardi sempre più difficili.

L’atleta è qui rappresentato a dorso nudo, con un corpo scultoreo dalla muscolatura possente, ma in uno stato contemplativo, riflessivo verso la competizione che sta per intraprendere, come a voler penetrare la fatica che lo attende o quale strategia gli sarebbe più congeniale per la prova che ha davanti.

Quasi di fronte a se vediamo l’arco; non è un arco di trionfo però, è una porta a forma di arco; è un passaggio o forse l’arrivo sotto il quale transitare non come vincitore – non necessariamente almeno – ma come concorrente, un fine dove arrivare, assieme ad altri emuli; uno stimolo per mettersi in gioco, perché nella vita l’importante è esserci, partecipare, tentare, non vincere.
Ed infine, con sullo sfondo le colline e le prealpi, ecco il borgo del “vecchio mercato” situato sulla rocca che sovrasta Montebelluna, dove fin dall’anno mille D.C. i mercanti, i contadini, gli artigiani accedevano per scambiare merci e prodotti trasportati su da carri trainati a mano. Il Mercato Vecchio, con la sua Piazza Colonna e la chiesa di San Biagio, è stata l’anima e lo spirito del mercato di Montebelluna; nel drappo lo vediamo situato più in basso dell’uomo in primo piano, viene osservato dall’alto: a significare che nonostante le complessità, la fatica e le avversità, l’intelligenza e la forza dell’uomo saranno in grado di domare anche la forza di gravità e raggiungere vette anche più alte di lui.


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