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GDF, sequestrati 2,3 chili di cocaina ed arrestati 2 trafficanti – TG Plus NEWS Venezia

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CRONACA. GDF: sequestrati 2,3 chili di cocaina ed arrestati 2 trafficanti

La Guardia di Finanza di Venezia ha arrestato 2 trafficanti di sostanza stupefacente trovati in possesso di 2,3 chilogrammi di cocaina pronta per esser spacciata nell’area del trevigiano e della provincia lagunare.
L’operazione, condotta dal Gruppo Operativo Antidroga del Nucleo di polizia economico finanziaria di Venezia – che ha competenza su tutta la regione – è partita da alcune segnalazioni in merito a strani movimenti intorno ad una zona del Moglianese limitrofa ad Istituti scolastici della cittadina, su cui le fiamme gialle hanno conseguentemente iniziato un’attività di osservazione e monitoraggio riservato.
Individuato uno dei responsabili – un giovane albanese senza fissa dimora – i militari lo hanno inseguito, bloccato, e perquisito, trovando 2 panetti di cocaina.  Il soggetto è stato pertanto arrestato in flagranza di reato. Le perquisizioni sono state estese ai 2 appartamenti ove il soggetto era stato visto gravitare nei giorni precedenti. In uno dei quali  è stato individuato un secondo soggetto – parimenti di origine
albanese e senza fissa dimora – che, alla vista dei militari, ha esibito, 3 involucri con ulteriore cocaina già confezionata e pronta per essere spacciata, per un peso complessivo di mezzo etto circa.
La  successiva perquisizione dei locali ha permesso di rinvenire denaro contante, sostanze da taglio, strumenti e materiali vari per confezionare le dosi. Al che il P.M. di turno della Procura della Repubblica di Treviso, ha disposto l’arresto del secondo soggetto individuato. La cocaina sottoposta a sequestro avrebbe fruttato una volta tagliata centinaia di migliaia di euro, posto che ogni singola dose di circa un grammo viene ceduta al prezzo di 80/100 euro circa. I due arrestati si trovano nel  carcere di S. Bona a Treviso a disposizione dell’A.G. procedente.

CRONACA. Venezia, rottura di un tubo dell’acquedotto, campi allagati

Questa mattina intorno alle 8:30 si è rotto un tubo dell’acquedotto (300 mm di diametro), abbastanza grosso che rifornisce di acqua tutta la dorsale che da San stin arriva in campo Sant’Aponal. Di conseguenza si sono allagati alcuni campi, soprattutto campo San Polo. Sul posto sono intervenute immediatamente le squadre dei Vigili del Fuoco. Qualche utenza al momento della rottura è rimasta senza acqua (soprattutto ai piani alti) e si è verificato un generale abbassamento di pressione. Per isolare la falla sono state fatte manovre dalla centrale e sulle saracinesche, per bypassare la rottura. Adesso nessuno dovrebbe essere senza acqua. Appena le zone allagate saranno liberate dall’acqua, Veritas comincerà ad intervenire, Il tubo è abbastanza vecchio.

ECONOMIA, CGIA Mestre: “Aiuti anti-Covid: la Germania ha speso molto più di noi”

Per fronteggiare la crisi sanitaria ed economica dovuta al Covid, dalla primavera scorsa il governo tedesco ha erogato 284 miliardi di euro a sostegno, in particolar modo, di lavoratori, imprese, scuola, trasporti e sanità. Ben 194 in più di quelli stanziati per gli stessi ambiti dal nostro esecutivo. Includendo anche le misure introdotte questa settimana con il “decreto Ristori”, dall’inizio della pandemia il Governo Conte, invece, ha corrisposto quasi 90 miliardi di euro. A dirlo è la CGIA di Mestre. Sottolinea il coordinatore dell’Ufficio studi Paolo Zabeo:  “Se teniamo conto anche delle misure economiche messe a punto nei giorni scorsi dal governo francese, tra i nostri principali competitor economici presi in esame in questa comparazione solo la Spagna ha speso meno del nostro Paese. Anche in rapporto al Pil, rimaniamo penultimi, sebbene nella prima ondata di questa pandemia siamo stati il Paese più colpito d’Europa. E’ vero che avendo un debito pubblico molto elevato queste misure possiamo finanziarle solo in deficit, ma è altrettanto vero che siamo la seconda manifattura d’Europa ed essendo uno dei pilastri portanti dell’economia europea meritavamo, da parte del nostro esecutivo, molte più attenzioni, soprattutto in termini di investimenti”.

SPORT. Venezia FC aderisce a ‘Non lasciate morire il calcio degli italiani’ 

Oggi il Venezia FC giocherà in casa contro l’Empoli. Come negli altri impianti sportivi di serie cadetta, anche allo stadio Penzo i dipendenti del club esporrà nelle gradinate degli stadi, in concomitanza con l’inizio delle gare, uno striscione con scritto ‘Non lasciate morire il calcio degli italiani’. Si tratta di un’iniziativa della Serie B che scende in campo per difendere le proprie società che senza provvedimenti governativi rischiano di chiudere. Lo fa pensando principalmente alla tutela di quei dipendenti, fornitori, collaboratori, gestori di servizi, che vivono e sopravvivono con le loro famiglie, proprio grazie al calcio.  Oggi i club della Serie BKT – spiega il presidente della Lega B Mauro Balata – si mobilitano per difendere le donne e gli uomini dell’universo della B. Un appello alla sensibilità delle istituzioni affinché possano essere adottati strumenti opportuni e necessari per evitare che la crisi cancelli il calcio degli italiani’. La ragione della protesta vuole denunciare la mancata predisposizione da parte del Governo di norme atte a sostenere le società sportive, ed in particolare quelle della LNPB, in questo momento storico di grave emergenza sanitaria ma anche economica. Al minor numero di ricavi dovuto alla mancanza di biglietteria, di sponsor e di altri introiti da stadio, infatti, fanno eco le maggiori spese dovute al rispetto del protocollo anticovid. In assenza di provvedimenti governativi i club si ritrovano in seria difficoltà, con l’enorme rischio di dover interrompere per sempre la loro attività. E i primi a pagare questo caro prezzo sarebbero le decine di migliaia di famiglie che vivono con stipendi ‘normali’ grazie al calcio.


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