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Mestre, arrestati due borseggiatori – TG Plus NEWS Venezia

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CRONACA. Mestre, arrestati due borseggiatori

Nella giornata di lunedì 08 febbraio la Polizia di Stato di Venezia ha tratto in arresto due borseggiatori, un  classe ’93 e classe ’87, entrambi di nazionalità rumena. Gli agenti del Commissariato di Mestre, hanno notato i soggetti aggirarsi con fare sospetto nei pressi di Corso del Popolo e hanno deciso di seguirli. Ad un certo punto i due soggetti hanno affiancato una donna ed uno di loro, senza che la signora si accorgesse di nulla, ha infilato la mano nella tasca del giubbotto sfilandone un telefonino. Immediatamente i poliziotti sono intervenuti e hanno bloccato gli uomini in flagranza di reato. A seguito del processo per direttissima i due borseggiatori sono stati condannati rispettivamente: il più giovane a 1 anno di reclusione e al divieto di dimora nella Regione Veneto, mentre l’altro, già gravato dal foglio di via emesso dalla Questura di Venezia, è stato condannato a 10 mesi, pena sospesa.

CRONACA. Mestre e Spinea, arrestati due pregiudicati

I Carabinieri hanno arrestato  un  31enne cittadino nigeriano senza fissa dimora. I Carabinieri infatti hanno dato corso ad un’ordinanza emessa dal Tribunale veneziano nei suoi confronti che ne ha disposto la cattura e la traduzione in carcere, dopo che gli stessi militari avevano più volte segnalato alla Magistratura l’inadempienza dello straniero alle prescrizioni imposta dalla precedente misura cautelare dell’obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria, misura adottata a seguito di una condanna per spaccio di stupefacenti tra il 2019 ed il 2020. Rintracciato in centro a Mestre, l’uomo è stato quindi dichiarato in stato di arresto e portato prima negli uffici della locale Stazione Carabinieri per le attività del caso, al termine delle quali, è stato  portato nel carcere di Venezia, su disposizione dell’Autorità Giudiziaria procedente. Il secondo arresto è avvenuto a Spinea, dove a finire in carcere è stato un individuo classe 1968, originario di Mira ma domiciliato in Spinea, colpito da misura detentiva a seguito di condanna definitiva a quasi un anno e mezzo per “Resistenza ed Oltraggio a P.U.” e “Lesioni personali” commessi a Mestre nell’estate del 2017. I Carabinieri della Stazione di Spinea hanno provveduto al suo nuovo arresto su ordine della Magistratura veneziana portandolo in carcere.

CRONACA. Favaro Veneto, denunciata imbonitrice seriale

Ieri è stata individuata e denunciata una donna che, utilizzando elaborate tecniche e simulando l’appartenenza ad una agenzia che operava in collaborazione con la Regione Veneto, faceva sottoscrivere inconsapevolmente alle vittime contratti per la fornitura di energia elettrica. In questo caso particolare, la promessa – a fronte della firma da parte dell’anziano – era della restituzione del canone Rai, come intervento assistenziale proprio con il falso patrocinio dell’Ente con sede a Palazzo Balbi. I Carabinieri di Favaro Veneto, raccolta  la segnalazione del residente classe 1945, hanno svelato il meccanismo frodatore messo in atto dalla donna 35enne residente nel padovano ma di origini lombarde, che è stata colta sul fatto mentre si allontanava dall’appartamento dell’uomo con il nuovissimo contratto da lui firmato in calce.

CRONACA. Veternigo, denunciato 17enne spacciatore in possesso abusivo di pistola

Nella serata di ieri i Carabinieri della Stazione di Mirano hanno denunciato in stato di libertà per porto abusivo di armi un minore del posto (classe 2003), trovato anche in possesso di inequivocabili segni di attività di spaccio pregressa. Nei pressi della palestra di Veternigo, in particolare, i Carabinieri notavano alcuni ragazzini aggirarsi con fare sospetto nei pressi di una micro-car appena arrivata da fuori. I militari dell’Arma li hanno dunque bloccati, ed una volta identificati i Carabinieri hanno poi proceduto ad una ricognizione del quadriciclo, trovando nel cassetto portaoggetti una pistola riproduzione a gas, priva però dei segni di riconoscimento previsti e quindi irregolare e considerata alla stregua di un’arma vera, meritando così la denuncia per porto abusivo di armi. Nel contesto della perquisizione è stato trovato anche un “grinder”, per il taglio dello stupefacente. Il ragazzo veniva anche contravvenzionato perché rifiutava di indossare la mascherina.


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